Restyling Sito Web e SEO: come migliorare

Qualche tempo fa Alessia aveva scritto che un sito web scade in due anni circa e che i restyling sono importanti. Approfondiamo questo discorso guardandolo dal punto di vista della SEO: perché i restyling sono una risorsa e non devono trasformarsi in incubi.
Vedremo insieme come sfruttare un aggiornamento per mantenere e migliorare il proprio posizionamento.

Cosa funziona?

La prima cosa da capire, prima di iniziare un restyling, è cosa funziona del sito attualmente online e come al solito si parte dall’analisi.

  • Keywords Posizionate – Quali sono? Dove sono?
    Se è vero che il “primo posto sui motori di ricerca” non esiste più, le keywords restano fondamentali e l’indicazione di posizionamento ci fa capire con facilità cosa funziona e cosa si potrebbe migliorare.
  • Acquisizione visite – Come arrivano al sito i tuoi utenti?
    Anche se le visite arrivano soprattutto dai Social questo non significa che la SEO non sia importante per il tuo business. Il nostro scopo è solitamente quello di aumentare visite e utenti, la SEO è anche User Experience per cui un’ottimizzazione è consigliabile anche se la SEO non è mai stata sviluppata.
  • Fattori Indiretti – Il CTR, la frequenza di rimbalzo, la durata visita media sono tutti fattori indiretti che sono essenziali per l’analisi pre-restyling. Se, per esempio, abbiamo un buon posizionamento ma una bassa durata visita media, significa che la pagina è ottimizzata, ma non è altrettanto buona per gli utenti.
  • Pagine – Quali sono le pagine più visitate del sito? Quali sono le pagine con i dati migliori? Quali sono le pagine più condivise sui social? Stiamo cercando tutto ciò che funziona, in modo da poterlo migliorare.
  • Search Console – Prima di affrontare un restyling è bene assicurarsi di avere Search Console attivo. Se ci sono problemi sul sito devo saperlo il prima possibile e Search Console è il miglior tool per sviluppatori e SEO. Nel caso in cui Search Console manchi, dobbiamo attivarlo e aspettare qualche giorno per recuperare dati.

I Rischi del Restyling

Arriviamo alla parte più difficile. Fare un restyling, dal punto di vista SEO, può creare dei problemi ed è per questo che stare attenti ed avere un’analisi iniziale è indispensabile.
Il mio compito è quello di ridurre al minimo le incognite e cercare di evitare i pericoli.

Quando si affronta un restyling le cose cambieranno, e non tutti i cambiamenti sono buoni. Occuparsi di SEO significa pensare a come gli aggiornamenti si ripercuoteranno sugli utenti e sui motori di ricerca.

L’errore più grave che viene spesso commesso durante un restyling è non pensare all’aggiornamento degli URL. I motori di ricerca indicizzano e posizionano i siti archiviandone gli URL: se gli URL cambiano con il restyling dobbiamo comunicare ai motori di ricerca questo aggiornamento. Sarebbe grave perdere link in entrata che abbiamo accumulato negli anni.
Per fare questo è necessario utilizzare i redirect 301, metodo assolutamente indispensabile per i restyling.

  • Contenuti – I contenuti che funzionano si possono aggiornare e migliorare.
    Sconvolgerli completamente non è una buona idea
  • Struttura del sito – La struttura “ad albero” è sempre la migliore.
    In generale però evitiamo di aggiungere click inutili. Quando la struttura cambia dovrà essere sempre in funzione della UX (User Experience).
  • Link Building interna – Quando pensiamo alla link building di solito pensiamo solo ai link esterni, ma la link building interna è altrettanto importante e dimenticarsene durante il restyling è un rischio.

Un buon Restyling SEO

Abbiamo parlato di analisi, di rischi e ora vediamo nel dettaglio le best practice per un restyling SEO-friendly.

Prima di buttare via il vecchio…

La SEO è pazienza. Per posizionare un sito web ci vogliono almeno 3 mesi (ma molto dipende dalla concorrenza delle keywords). Detto questo, se qualcosa non va si percepisce piuttosto in fretta. Le penalizzazioni arrivano in un attimo.
Conservare il vecchio sito su una directory del nuovo (ovviamente nascosto ai motori di ricerca) potrebbe essere una buona idea. Se c’è un problema dobbiamo capire da dove viene e come risolverlo.
In alternativa si può usare WaybackMachine, ma non è la stessa cosa.
Ha senso anche salvare un crawl del sito prima di aggiornarlo. Per questo basta usare Screaming Frog, uno dei migliori SEO Tool.

Link e Url

Come abbiamo detto prima i redirect 301 sono fondamentali per comunicare con ai motori di ricerca gli spostamenti di URL.
Con i redirect 301 si è anche sicuri che i link in entrata saranno rimandati alle nuove pagine. Sarebbe comunque meglio aggiornare i link chiedendo, quando possibile, a chi vi sta linkando un aggiornamento di URL: in questo modo i nuovi URL si indirizzeranno più in fretta.
Ovviamente i link interni devono essere aggiornati.

Contenuti

Dai metatags ai nomi degli immagini: i nuovi contenuti dovranno essere ottimizzati.
Dovete sempre tenere a mente che state lavorando non per mantenere il posizionamento, ma per migliorarlo e la base sono sempre i contenuti e la SEO on-page.

E poi si monitora…

Una volta pubblicato il restyling il nostro lavoro non è finito. È arrivato il momento più delicato: monitorare il sito per verificare che non ci siano problemi. Monitorare ci da la possibilità di intervenire tempestivamente sugli imprevisti e questo aiuta a ridurre le grane.

Ci saranno per certo degli spostamenti di posizionamento dopo un restyling, ma si tratta solitamente di oscillazioni che si risolvono in fretta. Monitorare è importante anche per capire se si tratta di fluttuazioni fisiologiche o se c’è effettivamente un problema.

E quindi… forse è arrivato il momento di un restyling? 😉

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