L’importanza dei colori nella grafica

L’occhio è debitore della sua esistenza alla luce!
La teoria del colore – J. W. Goethe

Premessa

In questo post non parlerò di fisica né di fisiologia anche se, affrontando l’argomento colore sono campi di studio per niente marginali.
Non parlerò di filosofia del colore, anche se il testo di Goethe, che ho citato all’inizio e di cui consiglio la lettura, pone le basi per riuscire ad affrontare il tema con un approccio sia scientifico che filosofico.
Non parlerò dei testi di Klee e Kandinsky, anche se ringrazio chi all’università me li ha imposti.

In questo post vorrei dare qualche input su come è possibile comunicare con il colore e come sfruttare al meglio la sua potenza nei progetti grafici.
Il mio obiettivo è quindi suggerirvi qualche idea legata alla nostra esperienza pratica e condividere il nostro approccio ai progetti, analizzando nello specifico l’aspetto cromatico.

Per non dilungarmi troppo dovrò necessariamente dare per scontato tutto ciò che riguarda le definizioni di sintesi additiva e sottrattiva e tutti i termini che generalmente si utilizzando per definire alcuni aspetti legati alla riflessione sul colore come ad esempio “percezione del colore”, “sensazione del colore” e le definizioni di tonalità, saturazione e luminosità.

Partiamo va, che vi staranno già sanguinando gli occhi 😉

Non sottovalutate il potenziale dei colori

La prima cosa da tener presente quando bisogna scegliere i colori per un progetto è naturalmente a chi è rivolto il messaggio.

I colori non hanno la stessa valenza in tutte le culture.
Nella tradizione Cinese e Indiana il colore del lutto è il bianco! Ma senza andare troppo lontano basti pensare a tutta la superstizione e alla simbologia legata all’utilizzo del viola (a teatro, in televisione, nelle cerimonie religiose ecc…)

Attraverso il colore è possibile unificare, dividere o evidenziare gli elementi della composizione, sfruttando le leggi della psicologia della percezione.
Conoscere queste regole permette di utilizzare il colore come uno vero e proprio strumento comunicativo.

Bisogna considerare però che il colore è vivo! Cambia in base alla luminosità dell’ambiente, agli elementi che lo circondano e alla superficie che lo accoglie.
Occorre quindi tenere ben presente dove verrà esposto il nostro progetto e su quali supporti verrà stampato, se si tratta di un elaborato fisico.

Altre variabili si presentano se stiamo parlando di un progetto digitale, ma le regole della percezione visiva rimangono invariate.
Inoltre il colore ha una forza sinestetica incredibile, ovvero riesce ad evocare sensazioni appartenenti a sfere sensoriali diverse. Si parla infatti di colori caldi e freddi, morbidi, freschi, acidi ecc…

Marshmellows: forme e colori suggeriscono sensazioni di dolcezza e morbidezza.

E pur si muove!

Un’altro aspetto importante e, a mio avviso potente, del colore è il movimento.
Vi è mai capitato di veder vibrare un colore?

Questa sensazione di movimento si ottiene generalmente con i contrasti forti.

Esempio di contrasto caldo freddo e di contrasto di quantità.

Contrasto di colori puri

I colori caldi si espandono, avanzano verso l’osservatore, mentre i freddi retrocedono e si contraggono. Queste proprietà di movimento consente di produrre sensazioni anche prospettiche molto interessanti.

Un’altro effetto particolarmente interessante è quello simultaneo: se l’occhio viene sottoposto all vista di un colore puro al massimo della sua saturazione, fisiologicamente ricercherà il suo complementare (esempio giallo -> viola, arancione -> blu, rosso -> verde) e se non lo trova lo creerà da sé influenzando i colori circostanti.

Guardate come il grigio neutro posto al centro dei quadrati viene modificato dai colori circostanti assumendo la tonalità del complementare corrispondente.

Inoltre due colori simili esaltano la loro diversità se accostati, un colore chiaro esalta la sicurezza di quello vicino e viceversa.

I due cuori sono dello stesso identico grigio, lo avreste mai detto?

Gli accordi cromatici

C’è poi l’intricato argomento degli accordi cromatici. Come si fa a creare delle “belle” armonie?

Si può giocare sull’accostare colori della stessa tonalità variandone luminosità o saturazione, oppure come suggerisce J. Tornquist collegare le tinte disposte nella sfera cromatica con figure geometriche per creare combinazioni gradevoli all’occhio.

Il disco cromatico in dodici parti

Il disco cromatico diviso in 12 parti

In generale possiamo dire che gli accordi di colori caldi suggeriscono sensazioni come allegria, erotismo, aggressività.
L’accordo di freddi invece suggerisce spiritualità, introversione, asetticità, sterilità.
L’accordo di colori neutri è invece discreto e confortevole…

Esistono infiniti accordi, ci si può ispirare alla storia dell’arte, a quella della grafica, ai panorami e alle culture etniche.

Mi capita spesso di imbattermi in armonie cromatiche che mi suggeriscono sensazioni ed evocano esperienze, magari in un’inquadratura o anche, molto spesso, mentre cucino!

I colori in cucina

Qui stavo preparando una torta alla lavanda…

Con il nostro team stiamo creandio e raccogliendo delle palette, ovvero degli accordi cromatici, ogni mese scegliendo un tema le condividiamo su Kuler di Adobe.

Giocare coi colori è indubbiamente stimolante dal punto di vista creativo ma anche molto divertente.

Il consiglio comunque è sempre quello di guardarsi intorno con curiosità, esistono spunti per la creatività in ogni dove!

Bibliografia

Un po’ di bibliografia utile a chi volesse approfondire l’argomento.

  • Il colore persuasivo – Luzzato L. e Pompas R.
  • Arte del colore – J. Itten
  • La teoria dei colori – J. W. Goethe
  • Colore E Luce – J. Tornquist

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