Oggi è impensabile realizzare un nuovo sito web senza tenere conto del responsive design, considerando che la maggior parte degli utenti navigano da dispositivi mobile (30,6 milioni da Smartphone; 11,6 milioni da tablet). Il 61% degli utenti che visitano un sito non ottimizzato per i dispositivi mobile lo abbandonano subito.
Essere mobile friendly è diventato così importante che Google ha cominciato a penalizzare i siti che non lo sono se la ricerca è effettuata da smartphone.
Alla luce di tutti questi dati mi sono fatta una semplice domanda:
Da dove viene il Responsive web desing?
Le origini
Dai primi anni 2000 la nascita ed evoluzione degli smartphone è strettamente legata all’evoluzione degli standard di telefonia mobile cellulare giungendo a capacità di connessioni impensabili prima, già dai primi anni ’90, quando i cellulari erano in grado di collegarsi a internet, ma è solo a partire dal 2007 (anno in cui la Apple lancia il suo primo iphone) che si fece pressante la necessità di adattare i siti web ai diversi dispositivi.
All’inizio la maggior parte dei dispositivi era o di 800 o di 1024 pixel, la dimensione degli elementi era settata all’interno del codice e a seconda del dispositivo non cambiava, la progettazione era legata all’utilizzo di layout fissi.
Quando il numero dei dispositivi a disposizione cominciò ad aumentare esponenzialmente si passo dai layout fixed-with ai liquid-layout.
Il liquid-layout permetteva di definire in percentuale la dimensione degli elementi, questo tipo di soluzione generava ulteriori problemi, un sito web era fruibile sullo smartphone solo grazie a continui zoom-in/zoom out.
Uno dei primi siti web ad essere “responsive” è audi.com, un progetto dei primi anni 2000 il cui layout è stato definito fluido ed elastico.
Nel suo articolo su A List Apart, Ethan Marcotte coniò il termine “Responsive Web Design” mettendo in evidenza la fluidità del web proponendo di utilizzare lo stesso contenuto, ma di studiare diversi layout per diversi dispositivi. Le tra caratteristiche fondamentali sono: dimensione flessibile, immagini flessibili e media queries che sono “semplici filtri applicati al css” per dirla con Google Developers.
Cosa succederà ora?
Oggi i siti web sono sempre più simili a delle app, gli utenti vogliono usare il proprio smartphone per accedere alla banca, comprare il biglieto del treno, condividere immagini e contenuti sui social e così… insomma l’utente usa lo smartphone per compiere azioni.
Ogni dispositivo offre all’utente una diversa visione del mondo digitale, per dirla con la UX Designer Whitney Hess la sfida sarà sempre più quella di progettare design in funzione dello scopo dei dispositivi che si hanno a disposizione: voglio controllare (mobile), voglio gestire (desktop), voglio immergermi (tablet).
Inoltre, molti siti web mobile chiedono all’utente di loggarsi (magari attraverso i social per risparmiare tempo) per consentirgli di avere un web sempre più personale e personalizzato, secondo me la sfida della progettazione dovrà muoversi anche in questa direzione.
[…] Grafica: è necessario rinnovare la grafica: non solo perché i trend del web-design sono cambiati, ma anche perché è necessario che il sito web si adatti a tutti i dispositivi (responsive design) […]